Poiché il codice genetico è degenerato, è possibile che la sostituzione di un nucleotide determini un codone che codifica per lo stesso aminoacido. Per esempio, la sequenza CUU codifica per l’aminoacido leucina, ma lo fanno anche le sequenze CUC, CUA e CUG. Quindi, se la mutazione determina solo un cambiamento da CUU a CUG, la proteina non risulta alterata: infatti in questo caso si parla di mutazione “silente” o “sinonimo”. Se però, invece, la modifica fa sì che il codone codifichi per un aminoacido diverso (per esempio CCU, che codifica per la prolina) o un segnale di stop, ci sarà anche un errore nella proteina prodotta o un’interruzione della traduzione.
Poiché il codice genetico è degenerato, è possibile che la sostituzione di un nucleotide determini un codone che codifica per lo stesso aminoacido. Per esempio, la sequenza CUU codifica per l’aminoacido leucina, ma lo fanno anche le sequenze CUC, CUA e CUG. Quindi, se la mutazione determina solo un cambiamento da CUU a CUG, la proteina non risulta alterata: infatti in questo caso si parla di mutazione “silente” o “sinonimo”. Se però, invece, la modifica fa sì che il codone codifichi per un aminoacido diverso (per esempio CCU, che codifica per la prolina) o un segnale di stop, ci sarà anche un errore nella proteina prodotta o un’interruzione della traduzione.